Dalla Fondazione 1,8 milioni di euro al territorio. Mauro Trilli vice presidente del consiglio di indirizzo

29-10-2021

Solidità, sostenibilità, sussidiarietà: sono i principi cardine del documento programmatico 2022 della Fondazione Varrone, stilato dal Consiglio di Amministrazione e approvato dal Consiglio di Indirizzo il 27 ottobre. Alla luce di un anno ancora caratterizzato dalla pandemia ma anche da una ripresa generalizzata dell’economia e dei mercati, la Fondazione conferma un volume di erogazioni al territorio pari a 1,8 milioni di euro: le maggiori risorse vanno al settore Educazione, istruzione e formazione (600.000 euro) e allo Sviluppo locale (400.000 euro), seguiti da Arte, attività e beni culturali (300.000 euro), Volontariato, filantropia e beneficienza (300.000 euro). Per agli altri filoni di intervento – Sport, Salute e medicina, Protezione e qualità ambientale – vanno 50.000 euro a settore; la medesima cifra è a disposizione del Consiglio di Amministrazione per progetti propri. Nell’ottica di un auspicato ritorno alla normalità, è intenzione della Fondazione orientare le sue erogazioni tramite bandi, così da favorire il massimo accesso a tutti i soggetti potenzialmente interessati. 
“L’esperienza inedita del Covid ci ha insegnato a ripensare il nostro ruolo e i nostri interventi, affrontando in corsa l’emergenza sanitaria e sociale e ragionando su scenari di medio-lungo termine – dice il presidente Antonio D’Onofrio - Sono maturate così operazioni come l’apertura sin da febbraio dell’hub vaccinale negli spazi e a spese della Fondazione all’ex Bosi e, a maggio, la pubblicazione del rapporto del Censis sull’impatto della pandemia nel reatino. Due progetti la cui importanza non è misurabile solo per i risultati prodotti ma anche per la tempestività con cui l’ente ha saputo programmarli e metterli a disposizione del territorio. Un metodo, questo, che guiderà l’azione anche nel 2022”. 
Nel corso della seduta di mercoledì il Consiglio di Indirizzo ha proceduto anche all’elezione del proprio vice-presidente: la scelta è caduta sull’architetto Mauro Trilli, fino al 1984 capo sezione presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Rieti e successivamente, da libero professionista, a servizio di altri enti locali, imprese e privati. Trilli subentra all’ingegner Alberto Di Fazio, recentemente designato al Consiglio di Amministrazione della Fondazione.